21.12.06

Ok così

mi tocca introdurre una nuova etichetta...
di buonumore, sorseggio un vero chinotto ascoltando Sandinista! e tanta altra musica, lavoricchio su Wikipedia, ho scritto una nuova voce, ho rinnovato la quota per Wikimedia Italia... son proprio sereno; non mi farò intimidire da una pizza per cena in cucina squallida con blatte guardone.
Ho appena risposto per le rime ad un utente simpaticone su Wikipedia, son proprio soddisfatto. Sarà che si avvicinano bei giorni...

Ah, più in basso nel tassoblog è comparso un coso con la classifica settimanale di quello che ascolto; Last.fm è davvero fantastica.

Etichette: ,

Rispetto, dignità

Finalmente, apprendo la notizia con un certo sollievo.
Per le polemiche aspetto domani.

Etichette:

speranze

da tempo, peggiorando ultimamente, son meno attivo in politica, seguo meno le questioni del parlamento, del governo... ho sempre resistito a farmi una tessera in un partito, nonostante avessi molta voglia di entrarci, in uno di questi partiti, per dare una mano, e tentare di cambiarlo...
non ci credo più, non credo che questo governo farà davvero ciò che mi aspettavo, non credo che questa sinistra saprà avere il coraggio di "essere sinistra" e contemporaneamente essere matura, responsabile delle proprie azioni, concreta e realista (sognatrice, ma realista). Non ci credo.
Non credo che i cambiamenti nel mondo, i bei cambiamenti, possano avvenire grazie all'attuale classe politica, men che meno quella italiana; ma neppure alla classe dirigente in generale, eh, mica solo politici...
Non credo nei nostri imprenditori, nei nostri giornalisti, nei nostri opinionisti, economisti e quanti altri isti volete

Se vedo un futuro lo vedo in cose che rimangono distanti dalla gente comune, che faticano a farsi prendere sul serio, la cui mentalità è distante anni luce dalla mentalità comune...
Open Source, il Web 2.0, la partecipazione;
credo nel software libero, nella conoscenza libera, nel know-how libero e condiviso.
credo nella cultura libera.
credo nella condivisione di idee che porta a costruire progetti, buone idee e programmi politici che nascano dal basso, dalla condivisione di opinioni, dal dialogo continuo.

dietro queste novità vedo la voglia di partecipare, di dire la propria, ma di dirla a qualcuno, di non isolarsi; vedo lo stesso seme del volontariato; vedo anche il rifiuto delle logiche capitalistiche su questioni fondamentali per il benessere dell'uomo, senza rigettare in toto e con furia il capitalismo, semplicemente superandolo (un poco come per gli Scout: essenzialità, uguaglianza, gruppo, solidarietà, condivisione)

ci credo molto, spero solo di non prendere una cantonata perché non saprei dove altro rivolgermi...

Etichette: ,

20.12.06

Flessibilità

Ovvero capacità di mettersi a novanta.
Leggo qui che una operaia quarantenne è stata licenziata perché chiedeva una mezz'ora flessibile per andare a prendere la figlia a scuola.
Nella fattispecie chiedeva di allungare di una mezz'ora ogni giorno la pausa pranzo, o recuperandola in altro orario oppure semplicemente perdendo la parte di paga.
Le cose schifose in questa faccenda sono due: la prima è che di fondo al lavoratore viene chiesta sempre più flessibilità in favore dell'azienda e del lavoro, ma una modesta flessibilità in favore della propria famiglia non è pensabile, non puoi pretenderla.
Il secondo problema è che il tutto è nato quando l'azienda (dopo un accordo sindacale) aveva ridotto di mezz'ora la pausa pranzo degli operai...

L'azienda in questione ha sbagliato. Ma son sicuro che se dietro c'è un buon manager l'increscioso fatto non si ripeterà: la prossima volta che assumano solo precari, come vogliono loro... con Co.Co.Co. o con un ancor più onomatopeico Co.Co.Pro. o altro; la prossima volta l'operaio di turno, magari pure immigrato, non potrà più fare ricorso alla pretura del lavoro.

Etichette:

18.12.06

Men in Route

i MiR al Jamaican Club - Pd, 2006
foto orrenda, ma non son riuscito a far di meglio
foto in CC-BY-SA-2.5
Venerdì concerto al Jamaican Club, a Pd (non fatevi impressionare dal nome, rastoni più rari che al Festival di Sanremo); scaletta: Men in Route, Pomata e Chupones;

i Chupones sono una (brava) cover band degli Ska-p, quindi nulla di speciale (voto tecnica: 10, creatività: 1-2);

i Pomata fanno dell'ottimo ska, canzoni loro, e pure belle, con una sessione fiati davvero impressionante (3 trombe, 1 trombone, 2 sax - contralto e tenore); se mi capitasse un disco glielo comprerei davvero volentieri; senza contare che danno l'idea di essere molto alla mano e son stati divertenti nonostante l'assenza del percussionista (fenomeno di epiche proporzioni, dalla panza al perizoma); non ho proprio capito perché hanno suonato solo per secondi.

E ad aprire il concerto son stati i mitici Men in Route: qualcuno di voi li conosce, semplicemente perché ci suona :-), altri si chiederanno chi siano;
per me sono innanzitutto amici.
prendete un grappolo di amici (anzi... sette circa), possibilmente che ci sia una percentuale assurda di "Giovanni"; lasciateli a suonare e provare...
le prime apparizioni pubbliche faranno un pelo fastidio, come è normale, ma i progressi ci sono tutti.
I MiR non hanno ancora trovato la loro strada, intanto camminano... probabilmente la sceglieranno tra non molto; l'altra sera però erano decisamente in versione ska (la versione che prediligo...), sfoggiando una bella risma di cover di qualità ed un paio di canzoni loro, che mi sembrano riuscite benissimo;
partenza lenta, erroraccio e aria di non essere ancora pronti a suonare in un vero locale; poi si smollano e l'atmosfera ed il loro trasporto iniziano a coinvolgermi; hanno suonato proprio bene alla fine, e come sostenevo una volta che si son sciolti la musica ha coperto gli errori e le sbavature facendogli fare una bella figurona: conta più la passione che la tecnica, di sicuro.
le due canzoni che hanno scritto meritano assolutamente una nota; non te lo aspetteresti, ma quelle son canzoni con un ritmo originale che ti coinvolge, che ti rimane; per i testi non so, non ho avuto ancora occasione di vederli scritti (sono in inglese) ma promettono bene. Naturalmente le suonano meglio delle altre, con più energia e trasporto, e se questo è il tenore delle loro produzioni dovrebbero diventare un ottimo gruppo.
Non so dove e se arriveranno, mi pare non sia quello il loro interesse, direi che si divertono. Intanto dovrò rompere perché rilascino le canzoni in CreativeCommons, così possiamo sparpagliarle con meno problemi; e dovrò sentire che ne vogliono fare dell'idea del blog. (e tenere a freno le mie velleità da produttore...)

Etichette:

8.12.06

sì, va bene (no, ho detto di no!)

Mi sa che stare in Iran non fa bene a nessuno... Ahmadinejad quando parla al popolo le spara così grosse che inizia a diventare persino imbarazzante; quando invece si rivolge alla comunità internazionale, tendenzialmente, riesce a tranquillizzare, se non proprio il governo statunitense, quantomeno il Consiglio di Sicurezza e l'Unione Europea...
Oggi è il turno del premier palestinese, Ismail Haniyeh, che non teme di smentirsi parlando al popolo iraniano, affermando che "il governo guidato da Hamas non riconoscerà mai Israele".
Questo mutar di registro a seconda della platea è interessante, ma inizia a diventar anche poco opportuno se si considera che qui non si cambia solo di registro, ma proprio di significato; una comunità internazionale seria non si fa prendere per il naso da certi cambiamenti di opinione.
Ma chi è la comunità internazionale seria? Gli Stati Uniti che perseguono solo i loro esclusivi interessi (riuscendo anche a darseli sui piedi, i loro interessi)? L'ONU che non riesce nemmeno a diventare indipendente dai superstati? Oppure una Unione Europea che passa le giornate a stabilire "quale debba essere il calibro dei piselli per poterli chiamare piselli" (citazione non mi ricordo se da un berluschino, da un film su un premier di destra, o da Berlusconi in persona; frase che purtroppo funziona davvero)

Etichette:

7.12.06

ci sono, ci sono

non sono sparito!
L'ultima settimana è stata movimentata, e come immaginavo ho trascurato il tassoblog... ma non mi mancava, in effetti.
Oggi tento di studiare, ma alla poca voglia e alla cronica assenza di "pepe al culo" si aggiunge un libro raramente mattone... "Lo stile semplice" si chiamerebbe... e per fortuna... raramente si trovano libri così poco leggibili; un utilizzo spropositato di paroloni rari e francesismi inutili; frasi lunghe e sintatticamente ingarbugliate, il tutto per esprimere concetti che non sarebbero nemmeno difficili.

In questi giorni ho ripreso in mano altra musica (il mio profilo su Last.fm si è riempito di altri artisti), mi è tornata voglia di lavorare su Wikipedia (senza scrupoli di ignorare di tanto in tanto i lavori sporchi e quelli stressanti).
Abbondano gli amici e parentamici che non vedo da molto, e nonostante abbia fatto timidi tentativi di ricontattarli, continuo a non sentirli.
La casa non mi soddisfa (forse chiedo cose poco proponibili per un ventenne, ma così non mi sento a posto) e continuo anche per questo a sentirmi estremamente instabile.

Ultimamente quando la mia mente vaga, si perde in disegni di legge, in racconti di fantascienza distopica, in progetti wiki vari ed eventuali, in progetti per portare Linux a contatto con i niubbi microsoftiani (quale anch'io, purtroppo, sono, anche se già pentito ed in cerca di redenzione...)
ho troppe idee e troppo poco tempo (ma anche troppa poca esperienza e mezzi).
Dovrebbero pagarmi per snocciolare idee in attesa di quella geniale che mi faccia diventare milionario (per ripagare i debiti, ma anche per migliorare il mondo e tutte quelle belle cose).

Etichette: ,