29.3.07

sì, ce l'ho ancora con l'Afghanistan

Mi trovo sempre più a disagio in questa sinistra (ed a destra non ci potrei mai stare, non è il mio mondo)
Abbiamo una sinistra che non fa cose di sinistra (troppo moderata, troppi pochi voti, questioni di sinistra che dovrebbero essere scontate e non lo sono affatto) o pretendendo di agire da sinistra fa brutti errori (ed autogol).
Avrò opinioni poco condivisibili, ma non mi piace la posizione della sinistra sull'Afghanistan: non si può dire che senza le Nazioni Unite non si mandano truppe e poi voler ritirare le proprie che sono sotto il mandato delle Nazioni Unite. Come credo sia irresponsabile (e poco di sinistra?) preferire il ritiro delle truppe, e che Karzai (che può non essere simpatico, per carità) si arrangi. Tornerebbero al potere i Talebani, sicuramente al sud; ci piacerebbe? Molte delle altre provincie si staccherebbero una volta per tutte dal governo centrale; e si chiamano "signori della guerra" per qualche motivo... Ce ne assumiamo la responsabilità?
Come è assai poco carino che il governo abbia esercitato quel popò di pressioni su Karzai per ottenere lo scambio di prigionieri. Lo scambio di prigionieri non è scandaloso di per sé, un pelo più brutto è smerdare così quel Karzai che stenta a far sentire la sua autorità ai signori della guerra, fuori da Kabul.
Tanto più che gli italiani, è noto, son lì a piantonare e pattugliare delle zone sostanzialmente tranquille; nelle zone di guerra i nostri soldati non ci andranno, con buona pace della NATO che ce lo chiede.

Non pesano queste cose sulla coscienza di un comunista?

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aiuto!

Esame di informatica (per le scienze storiche); preparare una presentazione in PowerPoint ("o simile" - grazie!) secondo l'esempio fornito (esempio orrendo, per la cronaca), su uno dei seguenti argomenti:
Mondiali, Cucina tipica, Moda, Finlandia, Film, Politica, Musica.
Ma che vuol dire? Come faccio una presentazione sulla Finlandia? Musica? tutta? mi sento un pelo disorientato...
Siccome c'è pure scritto "o eventualmente uno [argomento] indicato dallo studente"... che argomento scelgo? aiuto! mi ci vorrà una settimana solo per scegliere...
Ogni suggerimento è assai gradito.

Comunque l'esame in questione è una delle cose più tristi della mia (triste) carriera universitaria...

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21.3.07

9 giorni a Bordò /2

a Bordò ho scoperto tante cose; una ad esempio sono i cosi giapponesi, quelli con riso arrotolato in alga; sono una frana e non ricordo come si chiamano. Non li avevo mai provati e sono andato a Bordò a farmeli preparare, naturalmente da una italiana, eh.
Sempre in quella occasione ho mangiato una delle cose più golose... marshmallows con cioccolato fuso, possibilmente fondente.
Ho pure scoperto che esistono ragazze più golose di me; mannaggia; come quando la cuoca (sopraffina e raffinata) ha ben pensato di ammazzare la cioccolata fusa in avanzo con della sana panna montata... una vera sfida!
A Bordò ho pure scoperto cosa significhi rischiare di finire in ospedale dopo aver mangiato troppo; in un ristorantino con buffet di formaggi ho rischiato di far la fine di Creosoto (chi non conosce guardi questo, la regia mi ha fornito l'originale - visionare lontano dai pasti).
A Bordò ho potuto fare poche foto, complice una macchinetta che fa la fighetta in tema di batterie. Peccato, ma certe immagini, soprattutto il campus, mi resteranno per molto. I campi sportivi (hanno più campi da rugby che da calcio, che paradiso), i prati in mezzo al campus, gli scoiattoli, gli studenti connessi in piena notte seduti ai tavolini esterni della mensa, i supermercati coloratissimi, file e file di piatti precotti.
Ed i sorrisi, gli scambi di buongiorno quando si sale sull'autobus, e le torte che fanno loro... ah... anche se le più buone erano sempre ad opera di italiane, ma può essere?!?
E le famiglie giovani con figli, che in Italia ci volteremmo a guardarle stupiti. E la CAF che contribuisce a pagarti l'affitto anche se non sei francese; ed agevolazioni sistematiche ai giovani. I narghilettari belli ed accoglienti di Toulouse... Le zanzare tigri...
Ma soprattutto una stanza azzurrina, ben addobbata, con poster, foto, elefantini colorati, luci: un piccolo scrigno luminosissimo (anche troppo); ed un letto scomodissimo.

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15.3.07

sicurezza nei cieli

alla faccia della sicurezza aerea...
andata per Bordeaux, partenza da Bologna. Ripongo nelle vaschette che passano sotto alla macchinetta scanner la mia giacca, cellulare, chiavi e zainetto. Passo sotto il metal-detector e suona; era il portadocumenti. Faccio passare anche le tessere sotto lo scanner (se si sono smagnetizzate uccido qualcuno) e ripasso sotto il metal-detector; non suona.
Un tizio mi chiede gentilmente di alzare le braccia e mi chiede dove son diretto. Ma che vuole? quello di prima mi ha già visto il biglietto, son passato e tutto... vabbè, mi faccio palpeggiare; quando ha finito mi fa andare, controllo di routine. Recupero le cose.

Nel tempo di attesa prima dell'imbarco assisto ad altri controlli; minuziosi, direi; le donne con tacchi (e poi capisco, anche i sospettabili in genere) vengono inviate ad un controllo dove fanno togliere le scarpe, che vengono passate allo scanner.
Una famiglia musulmana, con abiti variopinti ma lunghi ed occludenti, viene mandata in quel controllo; un uomo (ma se ci sono le donne, perché lo fa un uomo? comunque discreto) palpeggia la donna per verificare non ci sia nulla. Questa famiglia è uno strazio e si presenta al controllo con mille sacchettini mal chiusi, e con bottiglie d'acqua; se si aggiunge che madre e figlia sono intabarratissime, ovviamente i controlli sono particolarmente approfonditi. Ma non voglio fare una morale sulle discriminazioni o cose simili, sono stati trattati benone.

Solo che un problema c'è...
due giorni dopo il mio arrivo a Bordò scopro di essermi dimenticato (da tempo immemore) un bellissimo (ed affilatissimo) coltello a serramanico Opinel, numero 8 per chi lo conosce, lama INOX lunga quanto il mio palmo della mano.
E l'ho dimenticato nel taschino anteriore (quello piccolo e superficiale) dello zainetto che mi son portato come bagaglio a mano in aereo.

Ok, sono un cretino; ma qualcosa nei controlli non va; o più semplicemente ho realizzato con i miei occhi che i controlli antiterrorismo, per quanto paranoici, non saranno mai efficaci al 100%. Ma magari nemmeno al 90%...

Inquietudine...

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14.3.07

9 giorni a Bordò

sono appena finiti, i miei nove giorni a Bordeaux, mi mancheranno assai.

Dunque, resocontino:
partenza dall'aeroporto di Bologna, questa volta si vola, che un altro viaggio da 18 ore in treno non lo reggevo. Volo in buona compagnia quindi benone.
A Bordò, Place Gambetta, rendevù con le ragazze (tante), saluti baci abbracci smancerie etc.
Così, molto tranquillamente, inizia una 9 giorni di sbutrio totale, ossia di mangiate colossali.
Ma anche di osservazioni spasmodiche di posti nuovi (non tanto dei posti, quanto del quotidiano).
E naturalmente di ritrovarsi dopo tanti giorni, in un posto fuori dal proprio casino quotidiano.

Per due giorni e mezzo siam andati a trovare Gaia, una amica della sponda bolognese, in Erasmus a Toulouse. La città è bellissima, variopinta e molto vicina al mio ideale di bella città (l'atmosfera del centro, per il resto X).
In quella occasione ho incassato gli elogi a Wikipedia ed ho mangiato una quantità di uova e cioccolata incredibile; oltre a scoprire 3 localini molto molto (ma proprio molto) carini.
Un bagno microscopico con invito ad usare la carta igienica ("sennò diventi asociale perché ti puzza il culo!").

Poi di nuovo Bordò, i Quais (se si scrive così), ossia il lungofiume, che la domenica diventa un miscuglio di ristorantini a cielo aperto. E le ostriche... ah...
e la simpatia della compagnia, la maestria ai fornelli di alcune, le facce assurde di altre;
ed un tram che funziona; ed una città in pieno rinnovamento (massiccio, non briciole come da noi), una popolazione che usa ancora salutarsi anche se non ci si conosce.

Ora son qui, assonnato, che bramo un chinotto ed un cuscino. A Bologna.
Il resto del racconto lo tengo per una prossima volta, che non mi piace sprecarlo tutto subito.

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4.3.07

pronti, attenti...

ultimi preparativi, poi partirò.
A parte il fatto scontato che non veda l'ora di esser lì, ho proprio un bisogno di viaggiare; lo faccio poco, ma quando sono in posti che non conosco, in particolare all'estero, il mio bisogno di osservare cose nuove è totalmente appagato.
I monumenti ed i musei mi interessano relativamente, al massimo i paesaggi; ma quello che veramente mi assorbe quando sono all'estero è l'osservare le differenze con le realtà che conosco io: è bellissimo scoprire come a Bordeaux stiano risolvendo il problema del traffico, e come sia, nella pratica spicciola, il loro tram. Tanto per fare un esempio.
Quindi non vedo l'ora che il mio senso di... come si chiama? trovi il suo parco giochi e si perda nelle cose da vedere.

Per il resto aspetto di andare a recuperare le ultime cose da portare a Bordò, ascolto una musica felice e tra poco riempirò lo zaino.

Però che stress questi preparativi...

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