11.5.07

controinformazione (cannabis)

Come tutti gli argomenti seri, in Italia se ne parla solo quando muore qualcuno.
La cosa che capisco oggi è che non solo la destra fa leva sull'ignoranza, ma specula sulle tragedie a piene mani.

Incidente di una corriera piena di bambini, 2 muoiono. Nel sangue dell'autista sono ritrovate tracce di cannabis.
Ma quante? A quando risale l'ultima assunzione? parliamo della mattina stessa? di alcuni giorni prima? oppure del mese precedente? perché se l'assunzione era avvenuta anche solo il giorno prima, allora non vi è relazione tra l'assunzione e l'incidente. E si sa che le tracce rimangono anche un mese nel sangue, mentre gli effetti...
Ma forse la destra punta sul fatto che la famiglia media queste cose non le sa; punta sul populismo:
la Moratti annuncia che i Sert non forniranno più ai tossicodipendenti siringhe pulite... condannando i tossicodipendenti gravi, che non hanno nulla a che fare con la cannabis e che non guidano certo i pullman, ad un probabile riciclo e promiscuità con le siringhe (con effetti evidenti). Chissà se lo includerà nei peccati da confessare.

Ed ora piccolo excursus storico:
negli anni 30, quando gli Stati uniti, primi nel mondo, misero fuori legge la cannabis (all'epoca ampiamente usata in farmacopea ma pressoché sconosciuta nell'uso ludico - eccezion fatta per minimi ambienti afroamericani del Jazz), trainando nel dopoguerra questo proibizionismo in tutta Europa, crearono una campagna mediatica per colpire e condannare il consumo di cannabis. Fu così che improvvisamente sui giornali alla cannabis furono associati prevalentemente stupri ed omicidi, presentando anche in maniera esplicita l'equazione "consumo di cannabis = criminale". Chiunque conosca l'argomento meglio di Fini sa che questa è una cazzata colossale, ma passò.

A Gasparri, che chiede la messa al bando di tutte le sostanze stupefacenti, risponderei affermativamente: una bella messa al bando di tutte le sostanze stupefacenti, a cominciare dall'alcool e dal tabacco (che sia dal punto di vista del danno sociale e sanitario, che da quello della dipendenza, son peggiori della cannabis), proseguendo in su fino all'eroina (e siccome non siamo bastardi ma ci preoccupiamo solo della salute pubblica, eviteremo di bandire anche il te e la cioccolata, per intenderci...).
L'Italia è attuppata dall'ipocrisia, anche su questo tema. Ma evidentemente è tutto quello che possiamo permetterci.

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