25.8.07

Scendendo l'Italia

In questi giorni son stato in viaggio; e ribadisco che viaggiare mi piace assai.

Bologna-Pescara, poi Pescara-Matera, poi Matera-Cosenza e infine Cosenza-Cefalù; questa la prima parte del viaggio, su una pandina lungo l'Adriatica e la Salerno Reggio Calabria. Mi piace guidare, specialmente in viaggio, fuori dal traffico urbano.
Gran autostrade, poi le statali per Matera, la Ionica, i cantieri della Salerno-Reggio Calabria e gli incendi per la Calabria... i mulini a vento prima di Bari, gli autogrill, l'Appennino che è un paesaggio davvero bellissimo, in buone parti abbastanza intatto. Ed il caldo, l'aria condizionata e le salite che rendono un banale sorpasso di camion una avventura. E tanta musica.
Ho troppi ricordi confusi in testa.

Resoconto città:
Pescara, brutta e monopolizzata da D'Annunzio in ogni sua espressione; peccato perché avrebbe mare, Appennini, arrosticini ed una famiglia ospitalissima.
Matera, bellissima, la città antica è affascinante e profuma di storia millenaria; il canyon è splendido (e inquinato); la cucina ottima (ci faceva da mangiare il Barabba de La passione di Cristo) e la calura estiva micidiale.
Cosenza, città brutta, orrenda da guidare (almeno per chi come me è abituato ad usare le frecce, per intendersi); è una di quelle città dove se trovi dei turisti ti chiedi chi ce li abbia portati, non è previsto che ce ne siano.
Cefalù, l'arrivo, che dopo 4 giorni in macchina ci voleva proprio. Bella, e come ovunque in Sicilia anche vituperata dall'uomo;

Qui la vacanza continua in altre due fasi, ma non ho voglia di raccontarle ora, vorrei far sedimentare ancora tutto. Intanto passo a guardare le foto (e penso che son troppo poco abbronzato)

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