24.5.07

come è percepita Wikipedia?

Il polverone che si è alzato su it.wiki con questo caso, e che chiamerei proprio polverone, oltre che grande misunderstanding, ha sollevato un vespaio di commenti, pro o contro Wikipedia.
Credo sia utile leggerne quanti possibile per cercare di farsi una idea su come è percepita Wikipedia dall'utenza italiana. La cosa poi meriterebbe maggiore approfondimento, ed un vero studio (ma mi accontento, eh!)

Da un lato credo di poter dividere tra persone che la conoscono poco e tanto;
le prime si dividono a loro volta in favorevoli e prevalentemente dubbiosi, sarebbe bello capire in quali proporzioni. Credo che una buona parte della sfiducia, o del dubbio, sia legato a piccole esperienze su dati poco attendibili, o un "sentito dire" poco favorevole; quest'ultimo mi è sembrato avere una certa diffusione (ed in effetti di posti dove si parla male di Wikipedia se ne trovan in abbondanza).

Chi ha una certa conoscenza di Wikipedia, secondo una mia personalissima percezione, probabilmente mi sbaglio, è favorevole al progetto, ne comprende i limiti (che tendenzialmente ritrova anche in altri progetti e che ritiene accettabili).
Non mancano i critici, magari con accuse precise; penso però di poter dire che una buona parte di questi ha avuto solo una esperienza breve di Wikipedia, che in un modo o nell'altro si è chiusa male; i potenziali attriti non mancano, quando si prova a scrivere su Wikipedia, e la cosa non mi stupisce affatto.
Vorrei capire però i motivi di attrito: come nasce un detrattore di Wikipedia? non sono così scemo da credere che non ci sia gente con buoni/ottimi motivi per avercela con it.wiki, vorrei capire meglio i perché.

Altra cosa interessante è la consistente dose di persone che criticano Wikipedia, ma solo nella versione in lingua italiana; molti la considerano nettamente inferiore all'inglese, e spesso qualcuno (rigorosamente italiano) si limita a basare la critica sul fatto che siamo italiani, e che quindi facciamo le cose male (di volta in volta siamo autoreferenziali, caotici, litigiosi, sciatti...), ma non penso siano tutti anti italiani e basta.

Morale? voglio capirci di più, magari Wikimedia Italia, nel suo piccolo, potrebbe promuovere un sondaggio, per raccogliere punti di vista utili poi ai wikipediani (non ai wikimediani)... ci penserò.
Intanto, man mano che raccolgo idee, le posterò qui.

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16.5.07

quello che in Italia non arriva - update

La cosa divertente è che dopo aver visto questo video guardo il TG1 e come quarta notizia c'è il segretario generale della CEI che da Gubbio fa paragoni fantasiosi e si inquieta per il "relativismo etico"... (vedi)
Come volevasi dimostrare

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quello che in Italia non arriva

quando si nega un controllo dei media da parte della politica in Italia si dice, magari in buona fede, una grande cazzata.
Il controllo dei media si esprime con censure esplicite, incazzature in Bulgaria, ma anche con molto più sottili clausure psicologiche, che scoraggiano un giornalista dal parlare di certe questioni: magari non son vietate, ma è meglio evitare casini.
Per fortuna internet appiana il problema, fornendoci molte più fonti e risorse, difficilmente censurabili. I problemi sono però la reperibilità delle risorse (troppe = nessuna) e l'affidabilità delle stesse.

Qui c'è un interessante documentario della BBC (autentico) a cui hanno aggiunto i sottotitoli in italiano. Non dice nulla di veramente nuovo, ma racconta i particolari e le immagini sono più espressive.
Poi l'autorevolezza degli autori ed il fatto che in Italia non se ne parli rendono il filmato impagabile...

Come il Vaticano contrasta la pedofilia
buona visione

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15.5.07

varie (ed eventuali)

ed il mio counter è arrivato a mille, per la cronaca sono il millesimo... vabbé... il tutto in 6 mesi circa. non so come interpretare i dati e quindi buonanotte. attendiamo il millesimo visitatore effettivo (sono a 933), e continuo a non capire perché dopo aver pubblicato qualcosa arrivano spesso e volentieri visitatori dai posti più impensabili... (Cina, Canada, Svezia...) bot? e di cosa? il mio pc è uno zombie? mah...

di prima mattina al pc, dopo una notte bollente (no, non ero in compagnia, faceva solo caldo) e al buio nel tentativo di attenuare il bombardamento di joule del sole, mi sento un nerd cavernicolo.

notavo che gli utenti assidui di internet (quelli che ci vivono, diciamo) sono o nerd irrecuperabili o persone estremamente in gamba. spesso sono varie combinazioni di questi elementi. la cosa mi rincuora perché so che ci son speranze che ricada (almeno in parte) nel secondo gruppo :-)

altra cosa che pensavo, me ne ha dato spunto la relazione di Enrico su Diario aperto (aspettando le slide), è che l'approccio 2.0 del web può essere esportabile al mondo concreto, alla vita quotidiana. è l'auspicio presente nel mio profilo sul blog, è forse ciò che più di tutto spero per il futuro.
ma questa questione la tirerò fuori molte altre volte

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venetocamp

il mio primo barcamp è andato, mi spiace solo non esserci stato dalla mattina, e di non esser rimasto per lo spritz finale...
prime impressioni: credo proprio di aver assistito ad un barcamp anomalo, più formale e meno bloggeroso; ma il motivo di questa anomalia era nobile: il tentativo di contaminare la pubblica amministrazione ed in generale il mondo impacciato delle cravatte con un po' di sano web2.0 mi pare un obiettivo stimolante e da approfondire.

Cominciamo...
disorientamento, quando esco dalla stazione di Porto Marghera mi ritrovo improvvisamente nelle scene iniziali di Playtime, inizio a temere...
in questi edifici moderni e disumani mi perdo subito, conto che la maglietta di Wikipedia mi aiuti a farmi identificare da qualche barcamper, ma niente. Inizio a vagare per gli edifici e da Tati passo a Fritz Lang in men che non si dica; il paesaggio si fa sempre più terrificante e disumano, siamo a Metropolis?.
Alla fine raggiungo una torre, la mia cometa, e ai suoi piedi la conferenza del mattino della regione Veneto. Peggio!
Tutti in giacca e cravatta, ora ho voglia di scappare.

Ometto come son riuscito a trovare tracce di barcamp e passo ai primi incontri:
ho conosciuto qualche blogger, anche se la mia timidezza tende a isolarmi. Gente in gamba e con tante cose da raccontare, e ho la conferma che i barcamp siano importanti più che altro per l'occasione che ti danno di conoscere queste persone.
Interessanti gli interventi, tra tutti quello che vorrei approfondire ulteriormente è certo quello sull'inchiesta di Diario aperto, che è stato pure un intervento di grande qualità.
L'intervento su Second life mi ha pure interessato: conosco poco questo mondo, e per la cronaca non è che mi entusiasmi molto, ma sembrerebbe effettivamente offrire nuove prospettive. Ne vale la pena? non lo so...

L'obiettivo iniziale del barcamp non so quanto sia stato raggiunto, pochi dei cravattati che c'erano la mattina son rimasti al pomeriggio e non tutti gli interventi erano sufficientemente mirati.

Morale?
spero che l'iniziativa abbia un seguito, siano corretti alcuni problemi (in particolare è auspicabile maggiore collegamento tra la mattinata ufficiale ed il barcamp del pomeriggio) e magari mi impegnerò a preparare una esposizione che riguardi wiki, visto che non potrei parlare d'altro, mirata al target del barcamp:
qualcosa del tipo "le esperienze di Wikipedia per una piattaforma wiki collaborativa" o cose simili. Potrebbe essere utile?

Ah! arrivederci al FemCamp :-)

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11.5.07

barcamp

in questi giorni spero di andare a due barcamp; cosa sono? Beh, sono delle conferenze aperte (o "nonconferenze") che dai temi informatici si stanno sempre più spostando ai temi della società. Di più non dico, perché non ci sono mai stato;
spero di fare una buona esperienza, spero che sia utile a conoscere persone, e spero di ampliare la voce su Wikipedia che non è proprio il massimo...

Dove andrò?

il primo è a Marghera, è il venetocampexpo, si parlerà (anche) di approccio web2.0 all'amministrazione locale e simili.


il secondo è a Bologna, il FemCamp, dove si parlerà (anche e soprattutto) della presenza femminile nel web.

Che dire? sono un poco emozionato all'idea, dalle descrizioni mi aspetto una cosa molto stimolante.

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controinformazione (cannabis)

Come tutti gli argomenti seri, in Italia se ne parla solo quando muore qualcuno.
La cosa che capisco oggi è che non solo la destra fa leva sull'ignoranza, ma specula sulle tragedie a piene mani.

Incidente di una corriera piena di bambini, 2 muoiono. Nel sangue dell'autista sono ritrovate tracce di cannabis.
Ma quante? A quando risale l'ultima assunzione? parliamo della mattina stessa? di alcuni giorni prima? oppure del mese precedente? perché se l'assunzione era avvenuta anche solo il giorno prima, allora non vi è relazione tra l'assunzione e l'incidente. E si sa che le tracce rimangono anche un mese nel sangue, mentre gli effetti...
Ma forse la destra punta sul fatto che la famiglia media queste cose non le sa; punta sul populismo:
la Moratti annuncia che i Sert non forniranno più ai tossicodipendenti siringhe pulite... condannando i tossicodipendenti gravi, che non hanno nulla a che fare con la cannabis e che non guidano certo i pullman, ad un probabile riciclo e promiscuità con le siringhe (con effetti evidenti). Chissà se lo includerà nei peccati da confessare.

Ed ora piccolo excursus storico:
negli anni 30, quando gli Stati uniti, primi nel mondo, misero fuori legge la cannabis (all'epoca ampiamente usata in farmacopea ma pressoché sconosciuta nell'uso ludico - eccezion fatta per minimi ambienti afroamericani del Jazz), trainando nel dopoguerra questo proibizionismo in tutta Europa, crearono una campagna mediatica per colpire e condannare il consumo di cannabis. Fu così che improvvisamente sui giornali alla cannabis furono associati prevalentemente stupri ed omicidi, presentando anche in maniera esplicita l'equazione "consumo di cannabis = criminale". Chiunque conosca l'argomento meglio di Fini sa che questa è una cazzata colossale, ma passò.

A Gasparri, che chiede la messa al bando di tutte le sostanze stupefacenti, risponderei affermativamente: una bella messa al bando di tutte le sostanze stupefacenti, a cominciare dall'alcool e dal tabacco (che sia dal punto di vista del danno sociale e sanitario, che da quello della dipendenza, son peggiori della cannabis), proseguendo in su fino all'eroina (e siccome non siamo bastardi ma ci preoccupiamo solo della salute pubblica, eviteremo di bandire anche il te e la cioccolata, per intenderci...).
L'Italia è attuppata dall'ipocrisia, anche su questo tema. Ma evidentemente è tutto quello che possiamo permetterci.

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2.5.07

la risposta della Chiesa

L'Osservatore romano contrattacca, e non ci va leggero.
Leggo da qui che si bolla il suo discorso come "terrorismo", e contando che chi lo dice è organo della Chiesa cattolica, uno degli organi culturali, politici e religiosi più potenti in Italia, beh... direi che hanno capito come difendersi.
Il problema è che per distogliere l'attenzione dalle critiche (alle quali immagino non saprebbero rispondere se non con un imbarazzante silenzio...), tirano in ballo il terrorismo in maniera assai pesante. E non capiscono.
Non capiscono che Andrea Rivera non è "un residuato in mezzo a tanti giovani", un avanzo delle vecchie ideologie terroriste di stampo brigatista.
Andrea è un giovane sveglio, che nella categoria "giovani" entra in pieno, e mi sa che rientra pure nella categoria "giovani in gamba", ma magari è una mia impressione...
Fatto sta che questa collusione con il terrorismo è una emerita gonfiatura: Rivera, come i tanti blogger che hanno parlato a favore del suo intervento, prenderebbero volentieri a calci nel sedere i sedicenti brigatisti, non credono nella violenza e non vogliono avere nulla a che fare con i proiettili a Bagnasco.
Tutta colpa di questi cretini che minacciando di violenza una istituzione che su certi temi andrebbe smentita e contrastata verbalmente, anche con veemenza, aiutano in maniera palese la Chiesa e ne impediscono ogni critica seria.
Forse dovrebbero capire meglio il perché esista l'odio anticlericale, e perché molti cristiani, credenti o semplicemente con una sensibilità cristiana siano sempre più critici verso la Chiesa. La Chiesa ha fatto autocritica con Concilio vaticano II, oggi quelle progressioni sono state completamente rigettate, la Chiesa è arretrata, e si è distaccata sempre più dalla società.

Vorrei solo ci fosse la libertà di dire che parole come quelle di Bagnasco:

"Se si approva una legge che regolarizza le unioni di fatto tra etero e omosessuali, poi si legalizzerà l'incesto e la pedofilia"

bastano a spiegare (non a giustificare) le minacce che subisce, e sono, queste sì, terrorismo.

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Primo maggio o 1 maggio?

mi ascolto Storia di un impiegato e penso a ieri. Mi chiedo se sia ancora il Primo maggio o soltanto un primo maggio qualsiasi. Io che ne ho visti pure pochi.
Dunque... ieri, festa del Primo maggio dopo un anno ricco di vittime sul lavoro, è stato sufficientemente beffardo da veder morire due donne per un incidente di lavoro, a Sorrento.
I sindacalisti urlavano ai microfoni, ma mi chiedo quando avremo uno sciopero generale contro le morti bianche. Forse fra un anno uguale a questo.
L'impressione, in questo clima da festa sindacale, è comunque che i lavoratori partecipi al sindacato siano pochini. Avere una rappresentanza sindacale temo sia diventato un lusso... lavoro nero e lavoro precario mal si conciliano con un sindacato.

Il concerto del Primo maggio è un appuntamento fisso tra i sindacati ed i giovani, gli anni precedenti l'ho sempre seguito in diretta. Però dovrebbe essere innanzitutto una festa del lavoro e dei sindacati, questo anno (ma non è una novità di questa edizione) sembra un concerto con qualche residuo di sindacato fuoriluogo.
La scelta dei gruppi non ha probabilmente tenuto molto da conto dell'impegno politico degli stessi, musicalmente è stato un concerto molto poco politico.
Non mi va di recensire i conduttori. Anzi sì:
la Gerini non è adatta a tenere una piazza da 400mila persone, ha altre qualità;
Paolo Rossi non è stato tagliente, lo sarebbe stato molto di più in un teatro con un pubblico più adulto ed impegnato;
Andrea Rivera ha voluto esser tagliente, e lo stanno massacrando...
Questa è la parte più sconcertante... l'unico che è stato un minimo tagliente ora viene pesantemente criticato (Bonanni della CISL gli ha pure dato dell'ubriaco: "Se Rivera si è fatto qualche bicchiere in più, fa bene a fare una doccia fredda") Perché? La frase più pungente, riportata dai giornali, è questa:
"Non sopporto che il Vaticano abbia rifiutato i funerali di Welby. Invece non è stato così per Pinochet, a Franco e per uno della banda della Magliana" (vedi anche qui)
Cosa c'è di stupido in queste dichiarazioni? (Angeletti, UIL, che poi tira in ballo la libertà religiosa)
Cosa di inopportuno? (Epifani, CGIL)
A parte la personale condivisione per questa frase, il principio dell'intoccabilità della Chiesa è ben saldo, pietra miliare della nostra politica e dei nostri sindacati. Non ha detto cose false, non è stato scorretto né aggressivo; ma ora viene censurato in malo modo. Viva il politically correct

Le altre tre cose tristissime sono state il pubblico (smorto, interessato alle telecamere e assolutamente disinteressato al Primo maggio), la comparsa dei segretari dei sindacati (stavano come i cavoli a merenda, purtroppo) e la dichiarazione della Gerini sul download illegale di musica.
Anzi, forse è stato il momento migliore: qualche irresponsabile l'ha mandata allo sbaraglio facendole dire "Scaricare musica è illegale, è un danno agli artisti"... apriti cielo, il pubblico finalmente si è svegliato sommergendola di fischi... lei poveretta ha tentato di svincolarsi con una battuta ma non è stata particolarmente brillante, e tra i fischi ha dovuto cambiare argomento.
Perché i giovani sanno perfettamente che agli artisti, del costo di un CD, va molto poco; perché sanno che un CD non vale 15-20€. Sanno che ormai si paga la SIAE pure sui CD vergini.
Ma è un discorso lungo, sarebbe bello che qualche politico avesse notato l'episodio, avesse capito il problema.

Comunque sì, ormai è rimasto solo un primo maggio. Con un poco di musica, neanche tanto guardabile. Sigh...

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